Questo week end ho apertamente dichiarato guerra all’esercito dei Lanciatori di sigaretta (..in mare)
scelta impulsiva..ma allo stesso tempo lucida e temeraria..
non è semplice distinguere l’ecercito.. “loro” non indossano divise, non hanno codici nè simboli, possono essere indistintamente manager e operai, professionisti e casalinghe, giovani e anziani, unici tratti distintivi: sigaretta accesa e piedi in acqua …
c’è il Disinvolto che tra sorrisi e ammiccamenti si lascia scivolare la sigaretta tra le dita e riprende amabilamnete a conversare sul bagnasciuga
c’è il Timido che cercando un nascondiglio tra gli scogli, appoggia la cicca sul pelo dell’acqua e intimorito dal suo stesso gesto si guarda intorno con espressione da cane bastonato..
c’è lo Sportivo: che terminata l’estenuante partita a racchettoni e la meritata sigaretta post match, lancia il mozzicone in mare con “pallonetto da subbuteo” degno di ola..
poi c’è il Senatore, il più temibile: braccia sui fianchi, espressione fiera da “io lo faccio da sempre e lo ritengo un diritto acquisito” , lui senza porsi alcun problema di coscienza o senso civico fa cadere il mozzicone ai piedi di un bimbo coi braccioli che sta imparando a nuotare..
ecco.. è a questo punto che non ce la faccio più.. e con fare disinvolto e pudico sfodero la mia frase sempre ad effetto: “signore mi scusi, temo le sia caduta la sigaretta…”
ah..ovviamente si “arruolano volontari”..
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